Anche quest’anno (mentre sto studiando per l’ennesimo esame) è arrivato il giorno del giudizio finale per i primi ragazzi iscritti alla maturità.
Dopo la fatica delle tre prove, tra putiferi, paure, liberazioni, arriva il giorno dell’orale!!!
Come affrontarlo???
Beh non è semplice rispondere, ma dopo una Laurea Triennale e un primo anno di Laurea Specialistica mi piacerebbe spendere qualche parola per questi ragazzi alle prese con il loro PRIMO ESAME !!!
Tutto si basa sul metodo di studio, ma ormai non servirebbe a molto parlare di quest’argomento (prometto che prima o poi mi metterò a scrivere un bel post sull’argomento). Piuttosto oggi mi voglio soffermare sul come affrontare emotivamente l’esame orale di questi giorni.
Sul come funziona è inutile perder tempo, voi saprete già tutto e sarete sicuramente più informati di me….
A parte la preparazione tecnica risulterà di vitale importanza la preparazione emotiva all’ “EVENTO”!!!
Non fate l’errore di convincervi che non ve ne frega niente, che non avete nessuna paura e cose di questo tipo perché tanto non è vero!!!
La vostra paura si dimostrerà viva e vegeta al momento di tirar fuori la prima parola di fronte alla commissione (sei persone, dodici occhi puntati su di te in cerca del tuo primo errore) e lì sarà troppo tardi per cercare di gestire questa paura che altro non è che solo “ansia da prestazione”
Scriverò presto un articolo sul cosiddetto “PUBLIC SPEAKING” cioè quella vera e propria “ARTE” di COMUNICARE IN PUBBLICO.
Già…l’orale della maturità è inteso dalla vostra mente come una prima investitura della Comunicazione Pubblica; avete di fronte la commissione, ma avete il pubblico dietro e di lato!!!
Tecnicamente la vostra disquisizione (specie se avete preparato una tesina o un percorso) per il primo quarto d’ora è un vero e proprio intervento ad un convegno, dove voi relazionate il vostro percorso.
Allora è inutile dire che dovete stare calmi, che dovete cercare di distrarvi, che dovete riuscire a dormire…
Queste cose credo le sappiate già, e poi comunque tutti dicono ste cose e nessuno vi spiega come riuscirci…ma ora sarebbe un discorso troppo lungo e voi non avete tempo!!!
Adesso a giorni dall’esame l’unico modo per affrontare l’esame è provarlo!!!
Lo so mi prenderete per pazzo, ma è la vera unica cosa che potete fare non avendo più tempo di fare altro!!!
E allora prendetevi un po’ di pubblico…genitori, fratelli, zii, cugini, nonni, amici, anche amici di classe se potete e provate!!!
Gli amici che studiano come voi, i cugini e/o i fratelli più grandi, i genitori (alcune volte) e anche i compagni di classe o altri amici sono i migliori attori per impersonare la commissione; sceglietene sei, gli altri metteteli ad ascoltare dietro e di lato!!!
Io vi posso solo dire di stare attenti, ma non troppo, al linguaggio del corpo e alla velocità e tono della voce.
Ciò che voi direte sarà contornato da giudizi interni su come vestite, su come siete seduti, sul tono della vostra voce, sulla velocità dell’esposizione e vi posso assicurare che è tutto questo che fa la differenza.
L’esame è ormai fatto, quando sentite il vostro nome non andate in panico, ma fate un bel respiro lento e profondo, poi dirigetevi verso la commissione, cercate di guardare tutti i prof allo stesso modo, non fate differenze. Sedete e cercate una posizione comoda non troppo rilassata e nemmeno troppo tesa (loro se ne accorgono), state tranquilli perché avete già provato a casa (magari più volte), quando cominciate a parlare cercate di prendere subito il ritmo e la tonalità della voce di chi vi ha chiesto di farlo, continuate così con tutti i prof. Mentre parlate non fissate lo sguardo solo sui professori interessati, ma voltate lo sguardo un po’ verso tutti, non siate rigidi, non tenete le mani ferme e strette sulle vostre gambe, gesticolate normalmente come richiede l’argomento, ma non in modo veloce e nervoso. Se l’argomento lo permette stemperate i toni con delle piccole battute e sorridete pacatamente. Al termine dell’esame alzatevi, sorridete e salutate tutti con una stretta di mano, ringraziando. Se la vostra mano fa schifo non evitate di salutare, ma fate una battuta pacata sulla vostra mano sudata, passatela lentamente sui pantaloni e datela lo stesso!!!
Beh che dire…è fatta!!! Il vostro esame è fatto, per chi andrà all’università sarà lo stesso per…una sessantina di volte tra Triennale, Specialistica e esami non superati, che ci saranno sempre prima o poi, ma non morirà mai nessuno!!!
Dopo la fatica delle tre prove, tra putiferi, paure, liberazioni, arriva il giorno dell’orale!!!
Come affrontarlo???
Beh non è semplice rispondere, ma dopo una Laurea Triennale e un primo anno di Laurea Specialistica mi piacerebbe spendere qualche parola per questi ragazzi alle prese con il loro PRIMO ESAME !!!
Tutto si basa sul metodo di studio, ma ormai non servirebbe a molto parlare di quest’argomento (prometto che prima o poi mi metterò a scrivere un bel post sull’argomento). Piuttosto oggi mi voglio soffermare sul come affrontare emotivamente l’esame orale di questi giorni.
Sul come funziona è inutile perder tempo, voi saprete già tutto e sarete sicuramente più informati di me….
A parte la preparazione tecnica risulterà di vitale importanza la preparazione emotiva all’ “EVENTO”!!!
Non fate l’errore di convincervi che non ve ne frega niente, che non avete nessuna paura e cose di questo tipo perché tanto non è vero!!!
La vostra paura si dimostrerà viva e vegeta al momento di tirar fuori la prima parola di fronte alla commissione (sei persone, dodici occhi puntati su di te in cerca del tuo primo errore) e lì sarà troppo tardi per cercare di gestire questa paura che altro non è che solo “ansia da prestazione”
Scriverò presto un articolo sul cosiddetto “PUBLIC SPEAKING” cioè quella vera e propria “ARTE” di COMUNICARE IN PUBBLICO.
Già…l’orale della maturità è inteso dalla vostra mente come una prima investitura della Comunicazione Pubblica; avete di fronte la commissione, ma avete il pubblico dietro e di lato!!!
Tecnicamente la vostra disquisizione (specie se avete preparato una tesina o un percorso) per il primo quarto d’ora è un vero e proprio intervento ad un convegno, dove voi relazionate il vostro percorso.
Allora è inutile dire che dovete stare calmi, che dovete cercare di distrarvi, che dovete riuscire a dormire…
Queste cose credo le sappiate già, e poi comunque tutti dicono ste cose e nessuno vi spiega come riuscirci…ma ora sarebbe un discorso troppo lungo e voi non avete tempo!!!
Adesso a giorni dall’esame l’unico modo per affrontare l’esame è provarlo!!!
Lo so mi prenderete per pazzo, ma è la vera unica cosa che potete fare non avendo più tempo di fare altro!!!
E allora prendetevi un po’ di pubblico…genitori, fratelli, zii, cugini, nonni, amici, anche amici di classe se potete e provate!!!
Gli amici che studiano come voi, i cugini e/o i fratelli più grandi, i genitori (alcune volte) e anche i compagni di classe o altri amici sono i migliori attori per impersonare la commissione; sceglietene sei, gli altri metteteli ad ascoltare dietro e di lato!!!
Io vi posso solo dire di stare attenti, ma non troppo, al linguaggio del corpo e alla velocità e tono della voce.
Ciò che voi direte sarà contornato da giudizi interni su come vestite, su come siete seduti, sul tono della vostra voce, sulla velocità dell’esposizione e vi posso assicurare che è tutto questo che fa la differenza.
L’esame è ormai fatto, quando sentite il vostro nome non andate in panico, ma fate un bel respiro lento e profondo, poi dirigetevi verso la commissione, cercate di guardare tutti i prof allo stesso modo, non fate differenze. Sedete e cercate una posizione comoda non troppo rilassata e nemmeno troppo tesa (loro se ne accorgono), state tranquilli perché avete già provato a casa (magari più volte), quando cominciate a parlare cercate di prendere subito il ritmo e la tonalità della voce di chi vi ha chiesto di farlo, continuate così con tutti i prof. Mentre parlate non fissate lo sguardo solo sui professori interessati, ma voltate lo sguardo un po’ verso tutti, non siate rigidi, non tenete le mani ferme e strette sulle vostre gambe, gesticolate normalmente come richiede l’argomento, ma non in modo veloce e nervoso. Se l’argomento lo permette stemperate i toni con delle piccole battute e sorridete pacatamente. Al termine dell’esame alzatevi, sorridete e salutate tutti con una stretta di mano, ringraziando. Se la vostra mano fa schifo non evitate di salutare, ma fate una battuta pacata sulla vostra mano sudata, passatela lentamente sui pantaloni e datela lo stesso!!!
Beh che dire…è fatta!!! Il vostro esame è fatto, per chi andrà all’università sarà lo stesso per…una sessantina di volte tra Triennale, Specialistica e esami non superati, che ci saranno sempre prima o poi, ma non morirà mai nessuno!!!
In bocca al lupo ragazzi!!!
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